Dal 1978 Manara inizia a collaborare, grazie al suo mentore Hugo Pratt, con l'importante rivista francese (A SUIVRE), edita da Casterman, per cui realizza l'opera H.P. e Giuseppe Bergman. H.P. sta ovviamente per Hugo Pratt mentre Giuseppe Bergman è l'alter ego dell'autore veronese. Manara dimostra un'ottima padronanza del medium fumettistico e anche una grande voglia di raccontare e sperimentare. L'erotismo non manca ma non è l'elemento predominante. Tutta la vicenda, una sorta di reality show ante litteram, prende le mosse dalla ribellione di Bergman all'idea di una vita banale e dalla sua ricerca dell'avventura a tutti i costi, avventura che lo porterà in giro per il mondo, dall'Amazzonia all'Africa, oppure in viaggi di fantasia e surreali come nell'Odissea.