Nel 1982 Manara si trova a collaborare anche con la rivista per adulti Playmen, che gli commissiona un fumetto erotico. Libero di dare pieno sfoggio alla sua fantasia, Manara inventa una storia erotica trasgressiva e gioiosa. Nasce così la sua opera più nota e venduta, Il Gioco, in cui Manara smaschera le ipocrisie borghesi narrando la storia di Claudia Cristiani, una stupenda donna dell'alta società che si ritrova completamente disinibita e succube di inarrestabili impulsi sessuali a causa di una misteriosa scatoletta che ne libera gli istinti inconsci. Un congegno diabolico ispirato anche, ma non solo, dal film Bella di giorno, di Luis Buñuel. Assistiamo così a frequenti cambiamenti di umore della ragazza e alla sua sempre crescente voglia (pur in maniera sofferta e coercitiva) di esibirsi e prestarsi a qualsiasi tipo di gioco sessuale, con chiunque e ovunque, meglio se in pubblico. Godere diventa il suo imperativo categorico.
Il Gioco viene tradotto, come la maggior parte delle opere di Manara, in molte lingue, prima fra tutte il francese, con il titolo "Le Déclic". Il successo del fumetto è tale che non ne sarà tratto solo un film, diretto da Jean-Louis Richard e interpretato dall'affascinante Florence Guérin, ma anche tutta una serie di commedie softcore americane. Da Il Gioco sono tratti anche un videogame e uno spettacolo di danza.